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ANALISI TECNICO-NORMATIVA

1. Aspetti tecnico-normativi in senso stretto.

A)  Necessità dell'intervento normativo.

        Il presente intervento normativo si rende necessario per dare attuazione all'esigenza di aggiornare le iniziative di collaborazione comuni tra i due Paesi in campo culturale, scientifico e tecnologico, già previste dal precedente Accordo firmato il 29 giugno 1973, entrato in vigore senza provvedimenti legislativi, tramite semplice scambio di notifiche tra le Parti, che viene in tale modo abrogato.
        La ratifica legislativa dell'Accordo in esame, a differenza delle modalità adottate per il precedente, è resa necessaria dalla sussistenza di oneri previsti a carico del bilancio dello Stato che riconducono l'autorizzazione alla ratifica del medesimo alla fattispecie di cui all'articolo 80 della Costituzione.

B)  Analisi del quadro normativo e incidenza delle norme proposte sulle leggi e i regolamenti vigenti.

        L'Accordo in esame contiene disposizioni che non abbisognano di adattamento del diritto interno. Il provvedimento non incide sulla normativa vigente, come tutti i precedenti Accordi della medesima natura già ratificati dall'Italia.

C)  Analisi della compatibilità dell'intervento con l'ordinamento comunitario.

        Le disposizioni del disegno di legge di ratifica dell'Accordo non presentano alcun profilo di incompatibilità con il diritto comunitario, anzi, si allineano con quanto già previsto soprattutto in tema di contrasto alle importazioni ed esportazioni illecite di opere d'arte e beni culturali.

D)  Analisi della compatibilità con le competenze delle regioni ordinarie ed a statuto speciale.

        Non si ravvisa alcun impatto sull'assetto normativo delle regioni ordinarie e a statuto speciale.